- l'antenato dello shire
- dove si sviluppa l'allevamento dello shire
- le prime esportazioni
- dopo la prima guerra mondiale
- storia dell'allevamento
Le
origini dello Shire si perdono nell’antichità. Sembra
che già i portavoce delle legioni romane durante le loro
prime campagne in Britannia, descrivano le gesta di questi enormi
e potenti cavalli. Si narra che, nel corso della storia, lo Shire
abbia avuto diversi appellativi come grande cavallo,
cavallo da guerra, cavallo del carro o vecchio cavallo nero inglese.
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L'ANTENATO DELLO SHIRE
L'anno 1068 sembra essere la prima data certa
in cui si parla dell’antenato dello Shire come cavallo da
soma o utilità.
Durante il regno di re Giovanni, dal 1199 al 1216,
vennero importati in Inghilterra dalle basse terre delle Fiandre
(l'attuale Olanda) e dalle terre di Elba un centinaio di stalloni
di grande statura e grossa mole (cavallo Fiammingo Tedesco o Tiro
Pesante Belga) e da questo momento, più di ottocento anni
fa, l'incrocio di questi animali con la razza inglese locale diede
origine al cavallo inglese da tiro pesante.
Fu
poi nel periodo intercorso tra il regno di Enrico II
(1154) e quello di Elisabetta I dalla metà
del XVI secolo, che si iniziò a prestare attenzione nell’affinare
la taglia e il carattere dei Grandi Cavalli, infatti fu Enrico
VIII, alla fine del XVI sec. a introdurre il nome Shire.
I
dipinti dell’epoca descrivono questi cavalli
fiamminghi con la maggior parte del mantello nero con segni bianchi
sulla testa e sui piedi, che spesso avevano tutte le zampe bianche
fino ai garretti. Inoltre erano alti, slanciati, muscolosi, ben
piantati e compatti, con articolazioni solide e zampe robuste che
sul retro avevano lunghe frange di peli che andavano dagli zoccoli
alla parte alta dei metatarsi e metacarpi.
Fu Enrico VIII ad introdurre leggi severe per aiutare la
selezione di questa razza; per esempio era vietato l’impiego
di cavalli inferiori ai 150 cm negli incroci, ed era vietata l’esportazione
di fattrici e stalloni, limitando la commercializzazione ai soli
castroni.
Nonostante
l’antica funzione dello Shire fosse l’impiego guerresco,
nel XVII secolo si rivelò molto più utile come cavallo
da lavoro: fu prezioso nel trasporto stradale e nei lavori
pesanti come le opere di bonifica o nei boschi.
(nella foto: Clansman, figlio di Childwick e campione nel 1917)
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DOVE SI SVILUPPA L'ALLEVAMENTO DELLO SHIRE
Le
zone paludose delle contee di Lincoln e di Cambridge
furono le prime a sviluppare l’allevamento dello Shire, che
poi si diffuse nelle contee di Derby, Norfolk, Notthingam, Leicester
e Huntington cioè praticamente in tutte le Midlands. All’interno
di questa razza si potevano riconoscere varietà
che dipendevano dalla contea di origine: infatti i soggetti usciti
dalle terre di nascita tendevano ad essere morfologicamente più
robusti e con criniera più lunga; quelli dello Yorkshire
e del Lancashire erano invece rinomati per la loro immane resistenza.
Pur aumentando
notevolmente la domanda per questi cavalli non era ancora stato
definito uno standard di razza pur esistendo registri non ufficiali.
Nel diciottesimo secolo con il miglioramento delle strade e l’aumento
delle carrozze portò l’uso dello Shire nelle
città. In questo periodo Robert Bakewell migliorò
notevolmente lo Shire, classificandolo come Leicestershire Cart
Horse, introducendo una linea di sangue del miglior cavallo olandese,
il Frisone.
Nel 1878 nacque
il primo registro ufficiale sotto l’egida
della SHIRE HORSE SOCIETY.
(nella foto:Premier (1880-1892))
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LE PRIME ESPORTAZIONI
Nel 1836 i primi esemplari furono esportati in Canada,
alcuni anni dopo alcuni soggetti furono esportati negli Stati
Uniti, anche se non tutti i soggetti erano iscritti al
registro ufficiale inglese. In America fu apprezzato a tal punto
che la domanda di questi esemplari superò la produzione inglese
tanto da far esportare soggetti di minor qualità.
Nel
1885 per preservare la purezza della razza fu istituita l’A.S.H.A.
(American Shire Horse Association) seguita nel 1888 dalla C.S.H.A.
(Canadian Shire Horse Association).
Con gli inizi del XX secolo questa razza vide l’apogeo della
propria diffusione, soppiantando per importanza alcune razze da
tiro come il Percheron. Grazie alla grossa taglia e alla velocità
d’azione gli Shire svolsero un ruolo importante nel processo
di urbanizzazione americana, infatti dal 1909 al 1911 furono registrati
ben 6700 esemplari di cui circa 80% autoctono.
(nella foto:Castlereagh)
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DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Con la fine della prima Guerra Mondiale e l’avvento della
meccanizzazione lo Shire iniziò ad essere sostituito da camion,
autobus e filobus. Nelle campagne venivano preferiti cavalli più
piccoli e meno costosi nel mantenimento perché nel lavoro
lo Shire veniva sostituito dal trattore.
I Belga da Tiro e il Percheron cominciarono a dominare i mercati
dei cavalli da tiro limitando l’utilizzo dello Shire alle
zone dell’ovest per lo più in California.
Tra il 1940
ed il 1950 il numero degli esemplari registrati continuò
a diminuire; tra il 1950 ed il 1959 ne furono registrati solo 25
esemplari.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un rinnovato interesse per
lo Shire anche per gli sforzi profusi dalla Shire Horse Society. |